Adolescenti e corpo
L'adolescente alle prese con il proprio corpo
L'adolescenza è un processo di trasformazione psichica e corporea che porta con sé numerosissimi cambiamenti, richiedendo di fatto ai ragazzi una capacità di adattamento e una plasticità eccezionali. In tutto questo trambusto la sessualità rimane – sia per l'adolescente, sia per i suoi adulti di riferimento – uno dei temi più osservati, sia perché molto evidente, sia per le sue importanti implicazioni, eppure non è l'unico aspetto importante riguardante il corpo.
Attraversare l'adolescenza significa sostanzialmente portare avanti 3 processi psico-corporei:
- diventare un soggetto autonomo ed emancipato rispetto alle relazioni e ai valori predominanti nell'infanzia
- comporre un'immagine mentale del proprio corpo rinnovato (il che implica anche la definizione dell'identità di genere, dell'orientamento sessuale, etc.)
- costruire nuovi legami affettivi e sociali, rivolgendosi principalmente al di fuori della famiglia d'origine.
"Nostro figlio ha cominciato a passare le ore intere davanti allo specchio, e se gli diciamo qualcosa si innervosisce subito. Si chiude in bagno per un sacco di tempo, oppure si cambia 3 o 4 volte prima di uscire"
La pubertà è quella fase fisiologica di sviluppo durante la quale il corpo del bambino si trasforma in un corpo adulto capace di riprodursi. L'adolescenza ne rappresenta il correlato dal punto di vista psicologico, ha evidentemente confini temporali molto più indefiniti, ed è in stretta relazione anche con ciò che succede all'esterno (come il clima familiare, o culturale, etc.). E' bene sottolineare come, a livello psichico, i cambiamenti che coinvolgono il corpo in trasformazione abbiano a che fare non solo con la sessualità, ma anche con l'immagine di sé, il proprio ruolo e la cura di sé:
- Da un lato vi sono tensioni ed entusiasmo per tutte le novità e potenzialità che questo corpo mostra all'adolescente, nonché per le nuove problematiche che tutto ciò può suscitare (collegate ad esempio alla vergogna, al sentirsi brutto, o troppo osservato dagli altri, etc.).
- Dall'altro l'adolescente deve fare i conti con la consapevolezza della propria limitatezza e ciò che essa comporta (non solo in "negativo"!): il suo nuovo corpo è complementare a un altro corpo, verso il quale prova attrazione, che lo mette di fronte a una propria mancanza, e contemporaneamente gli fa provare quell'intensa tensione al raggiungimento e alla conquista della dimensione di coppia.
I cambiamenti del corpo dell'adolescenza richiedono un'intensa elaborazione psichica per diversi motivi:
- sono piuttosto rapidi
- sono multiformi e complessi
- riguardano questioni arcaiche e profonde dell'essere umano
- il soggetto che li vive diventa sempre più consapevole di ciò che gli sta accadendo, e quindi si osserva con attenzione
- vengono osservati anche gli altri, i quali diventano metri di paragone ingombranti per misurare il proprio senso di valore personale e la propria sensazione di (in)adeguatezza
- hanno molto a che fare con l'immagine sociale che l'adolescente va costruendosi, che a sua volta ha un ruolo fondamentale per il rafforzamento del senso di sé
- per quanto attiene alla sessualità espongono l'adolescente all'intensa attrazione verso l'altro, e quindi anche a tutte le ansie che possono derivarne
L'adolescenza rappresenta una vera e propria esplosione esistenziale. A partire dall'intensità delle componenti immaginarie che accompagnano l'evoluzione del corpo, questo lungo processo di transizione è caratterizzato da una quantità di interrogativi che trovano ben poche risposte sia per l'adolescente, sia per i suoi genitori e in generale gli adulti di riferimento. Eppure è proprio questa continua indeterminatezza che permette il progressivo sviluppo della conoscenza di sé, spostandosi progressivamente
- dal materiale - il corpo - all'astratto - le riflessioni su modi di essere, comportamenti, significato degli eventi, ... -
- dall'auto-centratura infantile al desiderio di costituire una coppia
- dall'individualismo al senso dell'amicizia e del gruppo sociale
Tutte queste transizioni sono fondamentali, perché rappresentano dei passaggi indispensabili verso l'età adulta. Uno degli ostacoli rafforzato dalla cultura occidentale moderna, tuttavia, sta proprio nella progressiva soppressione dei riti di passaggio, così incisivi nel sancire il movimento da uno stato al successivo: in questo modo è più difficile per l'adolescente non solo affrontare le sfide presenti, ma anche avere termini di raffronto per valutare il proprio valore. Questo è uno dei motivi per cui gli adolescenti sono sempre più fragili, e la dimensione corporea – con la sua ostentazione, oppure lo stretto riserbo – assume ancor di più il ruolo di mezzo di comunicazione attraverso il quale proporsi al mondo esterno.
Il corpo in questo periodo può anche diventare teatro degli intensi conflitti interiori che un adolescente attraversa, e che hanno tinte molto diverse in funzione di ciò che in realtà è successo molti anni prima: l'adolescenza è come una seconda nascita, che comunque non può prescindere da tutto ciò che l'ha preceduta, ma che anzi ha il compito di rielaborare e metabolizzare per permettere il passaggio all'età adulta. Ecco che allora il corpo può puzzare, oppure essere profumatissimo; ingrassare o dimagrire a dismisura; può diventare qualcosa da ostentare, o da nascondere; può servire per sperimentare gli eccessi; può essere tagliato, bucato, dipinto o picchiato.
Il processo di integrazione tra mente e corpo non si esaurisce di certo con la fine dell'adolescenza, ma indubbiamente caratterizza questo periodo e ne segna profondamente l'esito, proprio perché l'adolescenza è in sé trasformazione.